Tra le parole delle tue canzoni

Tra le parole delle tue canzoni è un music romance di Ilary C.

Thor è una rockstar capricciosa e con un pessimo carattere, nota per gli eccessi e le stravaganze quanto per le sue canzoni provocatorie e oneste al punto da rischiare spesso la censura.

Daniel è un giornalista italiano che cerca di costruirsi una posizione a Londra, ma il massimo che ha raggiunto è uno stage mal pagato e con un capo che non sopporta.

Thor e Daniel si incontrano in un locale, si piacciono subito, ma la serata non va come dovrebbe. Thor, però, è abituato a ottenere tutto quello che vuole, e per riavvicinare Daniel è disposto a concedergli un’intervista esclusiva.

Di nuovo, però, le cose non vanno come lui aveva preventivato e l’attrazione per Daniel diventa qualcosa di molto più forte, qualcosa di cui lui ha paura.

Ambientazione: e ½

La storia si svolge prevalentemente a Londra. Per certi versi l’ambientazione è molto ben riuscita, in particolare tutto quello che riporta a Daniel, dal suo appartamento alle vie affollate e ai mercatini: richiama esperienze e immagini credibili ed efficaci. Lo stesso si può dire per le brevi tappe in Provenza. Il discorso cambia quando ci troviamo nella villa e nel giardino di Thor: i dettagli diventano eccessivi e inverosimili, cozzando con l’idea di eleganza e raffinatezza che invece i protagonisti sottolineano troppo spesso. Nel complesso l’immagine non è definita e, quando lo è, risulta poco credibile.

Personaggi:

Daniel è un ragazzo normale, vessato da problemi comuni, capace però di osservare e cogliere i non detti. Che sia per il suo lavoro o meno, è attento, riflessivo, e determinato. Ho apprezzato i suoi tentativi di resistere al fascino di Thor, il suo restare coi piedi per terra mano a mano che si avvicinava alla rockstar.

Nonostante non venga particolarmente approfondita, è piuttosto evidente la sua “italianità” nei gusti culinari e nell’importanza che dà alla famiglia.

Trovo che sia il personaggio meglio riuscito dei due: più concreto nelle descrizioni, azioni, battute, anche se è quello che ha l’arco di trasformazione meno evidente, ma non per questo meno significativo.

Thor è invece una maschera per sua scelta, per la paura di essere nuovamente tradito, di essere giudicato, di non piacere. I suoi atteggiamenti portati all’eccesso servono a proteggere una personalità fragile, che cerca le luci della ribalta per sentirsi apprezzato, pur detestando tutto quello che gira intorno al sistema.

L’insicurezza è il suo tratto distintivo, che lo porta a sbagliare e a reiterare i suoi errori in modo sempre più grave, fino a quando non decide di reagire e affrontare le sue paure. Ritrova così fiducia nell’amore e, soprattutto, riesce a convincersi di “meritare” quell’amore.

In ogni caso, hli eccessi e le scenate di Thor sono adeguati a un personaggio nella sua posizione e con il suo background emotivo.

Trama:

Ben gestita la trama, pur non presentando elementi originali. La vicenda ha uno svolgimento regolare e prevedibile che però non delude mai. Ogni episodio arriva al momento giusto mantenendo l’interesse del lettore.

Scrittura:

Prevalentemente corretta e scorrevole, questa volta risulta leggermente sub-ottimale in alcuni punti. In un paio di casi vengono usati termini poco appropriati al contesto, ma in generale la lettura non ne risente e rimane gradevole dall’inizio alla fine.

Dialoghi:

Abbastanza conflittuali per buona parte della storia, anche se a tratti un po’ troppo retorici. Si tratta comunque di due personaggi che lavorano con le parole, quindi ci può stare.

Scene hot:

Poche e poco descrittive.

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