Il colpo di fulmine non esiste

Il colpo di fulmine non esiste è un romance contemporaneo di Carlo Lanna, con due personaggi che partono col piede sbagliato e che continuano a sbagliare per tutta la storia, fino al lieto fine. Il libro è il primo della trilogia NY Lovers. Ogni volume ha per protagonista una coppia diversa.

Glen vuole diventare uno scrittore, ma New York gli ruba i sogni e l’entusiasmo, e si ritrova a fare in cameriere in un diner.

Tyler fa il giornalista, ma molto al di sotto delle sue capacità e delle sue ambizioni.

Entrambi odiano il loro lavoro e, quando si incontrano, si mentono a vicenda. Tanto, la loro doveva essere solo l’avventura di una notte, ma l’attrazione, la sintonia, quel brivido… se solo non fossero entrambi convinti che il colpo di fulmine non esista, se non avessero degli spettri nel loro passato, se non si fossero mentiti…

Ambientazione:

La vicenda si svolge quasi per intero a New York, negli appartamenti e nei luoghi di lavoro dei protagonisti, luoghi di cui però non vediamo quasi nulla. Le poche scene che consentono uno sguardo alla città sono poco incisive.

Personaggi:

La storia procede a punti di vista alternati che ci permettono di conoscere entrambi i protagonisti.

Glen ha ventun anni, si mantiene facendo il cameriere e da quando è a New York non è più riuscito a scrivere. Viene da una famiglia difficile, con una madre alcolista e un fratello che si è suicidato. Non ha tempo per l’amore e forse nemmeno per l’amicizia, dato che l’unica amica che ha è la sua collega Cecil.

È lei a spronarlo a uscire, a fare qualcosa di nuovo, che forse potrebbe dare nuova spinta ai suoi sogni, ed è quindi grazie a lei che Glen incontra Tyler. Davanti a quell’uomo più grande e apparentemente di successo, Glen mente con facilità, per poi fare i conti con il senso di inadeguatezza quando il loro incontro diventa una frequentazione.

Dovrà essere messo alle strette per affrontare la verità, ma da quel momento dimostra sicurezza e intraprendenza: pur mancando di esperienza nelle relazioni, si rende conto di provare qualcosa di profondo per Tyler e di voler vivere quel sentimento. Nonostante i momenti di delusione e di dubbio, prevale sempre in lui la volontà di affrontare i problemi e dare un’occasione alla storia che sta vivendo.

Tyler, invece, si dimostra insicuro e codardo. Pur essendo più maturo di Glen e pur avendo un lavoro che si avvicina a quello dei suoi sogni, si sente subito in soggezione davanti alla menzogna del ragazzo che ha appena incontrato e mente a sua volta. Per lui rivelare la verità a Glen è molto più difficile, anche se si dimostra aperto a capire e accettare la bugia del ragazzo. Tyler è ansioso e ferito e per questo scappa ogni volta che può. Si chiude a riccio e non affronta i problemi, e per questo ha perso l’uomo con cui stava prima di conoscere Glen e pur non volendo fare gli stessi errori, li fa.

I suoi problemi hanno origine nell’adolescenza, quando ha incontrato qualcuno il cui ricordo lo tormenta ancora.

Quando verso la fine del romanzo Tyler ripensa all’episodio che gli ha fatto perdere fiducia in se stesso, questo risulta poco coerente con la voce che lo perseguita e anche poco significativo.

Nel complesso, comunque, entrambi i personaggi sono gestiti bene. Interessanti sono anche gli altri personaggi che compaiono nella storia e a cui sono dedicati i libri successivi.

Trama:

Menzogne, equivoci e un pessimo tempismo sono gli elementi portanti della storia. Ho particolarmente apprezzato l’aspetto della menzogna che si insinua facilmente nelle prime battute che i protagonisti si scambiano, venendo poi alla luce senza grandi conseguenze pur avendo generato molta ansia nei personaggi.
La trama non riserva particolari sorprese o sviluppi e risulta piuttosto prevedibile.

Scrittura:

L’autore ha uno stile scorrevole e corretto, ma poco dettagliato. La prima persona al passato smorza l’immersione e priva la storia di ogni eventuale momento di tensione. Pur essendo una lettura gradevole, non riesce a coinvolgere.

Dialoghi:  e ½

I dialoghi sono spesso diagonali e a tratti hanno un buon grado di conflittualità ma, quando i personaggi vanno d’amore e d’accordo, risultano un po’ artificiosi, un po’ retorici. Vero è che entrambi i protagonisti, per via del loro lavoro o delle loro aspirazioni hanno a che fare con le parole, e un po’ di retorica in più da parte loro è comprensibile.

Scene hot: –

Poche e non descrittive.

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