RED

 

RED, di Sara Coccimiglio, è il terzo libro della saga Omegaverse The Hannover e, termina con un cliffhanger.

Frederick Hannover, Marchese di Redbourne, detto Red, è un Alpha innamorato da anni, ma non è disposto ad ammetterlo, poiché l’Omega che gli ha preso il cuore si è sposato in fretta e furia con un altro, dopo averlo incastrato andando in calore in sua presenza.

Red ne ha dedotto che Theodore sia interessato unicamente al denaro e che non fosse disposto ad attendere che lui ereditasse il titolo di Marchese.

Dopo sette anni di matrimonio d’inferno con un Alpha brutale e indebitato fino al collo, Theodore è rimasto vedovo e la cosa lo riempirebbe di gioia se non fosse sommerso dai debiti del marito. Dopo aver venduto tutto quello che possedeva si ritrova ormai sul lastrico e senza prospettive, almeno finché non riesce a trovare un impiego proprio grazie a Red, l’Alpha che gli ha spezzato il cuore anni prima.

Andare a vivere nel palazzo di famiglia Hannover, però significa per entrambi essere costantemente in tentazione perché il desiderio non si è mai sopito, per nessuno dei due…

Ambientazione: e ½

Nonostante questo sia il terzo libro della serie e si svolga principalmente a Londra, ho avuto qualche perplessità, specie all’inizio, su dove collocare determinati luoghi e sui tempi di percorrenza per andare da uno all’altro. Tolto questo dettaglio, ritroviamo luoghi e personaggi ormai noti e ancora alle prese con la tratta degli Omega, a indicare se non una contemporaneità coi libri precedenti, almeno una parziale sovrapposizione temporale.

Personaggi: e ½

I personaggi di questo terzo libro risultano un po’ stereotipati, forse solo un po’ più immaturi di quelli dei libri precedenti, ma del resto sono anche più giovani e il fatto che la loro storia non sia ancora conclusa non permette di valutare per intero il loro arco di trasformazione.

Red è determinato a non cedere all’attrazione che sente per Theodore, ma quando scopre che l’Omega è in difficoltà non esita ad intervenire in suo aiuto. Per quanto cerchi di convincersi di non voler nulla più di una blanda vendetta nei confronti di Theodore, è consapevole di voler essere ancora “il suo eroe”, come nel giorno del loro primo incontro.

Quelli che lo circondano sembrano saperne più di lui sui suoi stessi sentimenti poiché lui non vuole cedervi, ferito nell’orgoglio e convinto di conoscere Theodore meglio di quanto non lo conosca realmente.

Theodore è un Omega che si distingue tra i suoi simili: ha i capelli rossi, le lentiggini e, data una vera e propria passione per i dolci, ha un fisico più morbido, tutte caratteristiche che non sembrano molto apprezzate, se non da Red, che però ha solo giocato con lui, quando era giovane e ingenuo. Questo, almeno, pensa Theodore.

La situazione in cui si trova è disperata: una quantità di debiti che non può ripagare, un palazzo in cui non può più vivere e la famiglia d’origine che gli ha voltato le spalle perché ormai è diventato inutile.

Ciò nonostante, Theodore non si arrende. Per la verità non fa nemmeno molto per risolvere la situazione perché per salvare la reputazione deve mentire e mantenere le apparenze.

La sua condizione di impotenza e la sua caratterizzazione lo fanno somigliare a un personaggio femminile piuttosto stereotipato, e non aiuta che all’autrice sia sfuggiti un paio di femminili quando scrive di lui.

Trama: 

Nel complesso, la trama risulta abbastanza prevedibile e non particolarmente originale, tuttavia non mancano intrighi e colpi di scena che riescono a mantenere alta l’attenzione del lettore, e le premesse per il quarto libro sono molto interessanti.

Per tutto il testo le vicende seguono uno schema piuttosto ripetitivo che vede Theodore in difficoltà e Red che accorre a soccorrerlo.

Scrittura:

La scrittura di Sara Coccimiglio non è perfetta, ma ha la capacità di ammaliare il lettore, di tenerlo incollato alla pagina facendogli provare ogni sorta di emozione.

Dialoghi:

I dialoghi rispondono ai canoni di un romanzo regency, molto formali, a tratti ampollosi e macchiati di un’ingenuità che fa sorridere, ma vanno bene così.

Scene hot:

Solo una, interrotta quasi all’inizio.

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