La ballata di Mousey e Bunny

La ballata di Mousey e Bunny è il nuovo romanzo di Melanto Mori, un romance MM poliziesco con ambientazione contemporanea.

Michael Roscoe, detto Mousey, è un poliziotto che, di punto in bianco, si ritrova davanti il bullo che gli ha dato il tormento al tempo del liceo.

Lexington Monroe, Bunny, con un occhio pesto e lo sguardo spento, non potrebbe essere più diverso dal ricordo che Michael ha di lui. Lex è omosessuale, e suo fratello l’ha scoperto. La sua è una colpa che va punita con la morte, e ora Michael dovrà impedire che Lex venga ucciso.

Ambientazione:

Questa volta, l’ambientazione non è molto particolareggiata, anzi ricorda molto un film medio americano con i poliziotti che mangiano ciambelle, i cattivi che si danno alla macchia, e le indagini che prima languono e poi si risolvono in fretta e furia.

Proprio la quantità di film e serie tv del genere fanno sì che sia tutto chiaro al lettore anche se non ci sono molti dettagli significativi.

Personaggi: e ½

Fin da giovane, Michael aveva le idee chiare su se stesso e su come voleva vivere la sua vita, tanto che pur essendo uno dei bersagli preferiti dei bulli della sua scuola, era anche un ragazzo di successo, a cui gli altri non riuscivano a resistere.

L’essere stato bullizato non sembra aver segnato la sua personalità. È diventato un agente che vive apertamente il suo orientamento sessuale e che è capace non solo di perdonare, ma anche di aiutare uno di quegli stessi bulli riemerso dal suo passato.

Michael è forse un po’ troppo “perfetto” in superficie e poco caratterizzato al di fuori del passato e del lavoro. È un personaggio molto canonico per il genere e che non è riuscito a colpirmi.

Lex, invece, è molto più approfondito. È un personaggio tormentato, spaventato e disilluso. È nato e cresciuto in una famiglia abusiva e senza reali possibilità di scegliere. Con un padre violento e un fratello criminale al quale avrebbe voluto somigliare, Lex scopre durante l’adolescenza di essere gay, e quindi doppiamente in trappola. È costretto a fingere, diviso tra i suoi bisogni e l’odio che il padre e il fratello gli hanno instillato verso quelli come lui.

Nonostante tutto, l’indole di Lex è buona e il suo desiderio di sfuggire a quella situazione e diventare una persona diversa non si spegne mai, sin dal giorno in cui raccoglie un braccialetto di stoffa appartenuto a Michael. Nel modo in cui ha custodito quell’oggetto per anni c’è la chiave per comprendere il personaggio, la sua resilienza, la forza che gli permette di sopravvivere.

Quando ne ha la possibilità, Lex smette di scappare e combatte per se stesso e per Michael, dimostrando di non essere un codardo, ma di aver solo riposto il suo affetto nelle persone sbagliate.

Trama:

Pur non essendo una trama originale e, anzi, presentando diversi elementi comuni del genere, la storia fila, e non risulta mai noiosa, anche se un po’ prevedibile.

Si tratta di un primo volume di una dilogia, e sono molto curiosa di sapere cosa attende questi personaggi dal momento che la storia potrebbe essere perfettamente conclusa già così.

Scrittura:

Molto buona: scorrevole, corretta, più lineare e veloce del solito, ma anche meno incisiva.

Dialoghi:

Un po’ stereotipate le battute dei personaggi secondari, i colleghi di Michael e il fratello di Lex. Per il resto buoni, con una certa conflittualità che mantiene alta l’attenzione del lettore.

Scene hot:

Una sola e poco descrittiva.

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