I segreti delle lucciole

I segreti delle lucciole

I segreti delle lucciole è rimasto a lungo in attesa nel mio kindle: non mi convincevano il titolo, la copertina e nemmeno la trama. Alla fine l’avevo proprio dimenticato.

Micol Mian, però, è un’autrice che mi piace molto, ha una prosa scorrevole che, ogni volta, mi fa pensare all’acqua che scivola nel letto di un torrente di montagna, mentre la luce penetra tra i rami carichi di foglie verdi. Probabilmente, scritta da lei, mi piacerebbe anche la lista della spesa.

I segreti delle lucciole, però, non è una lista della spesa, ma una storia d’amore e di amicizia, è la storia di Fabio, innamorato di Michele e di Elisa, i suoi due migliori amici. Fabio, su cui è incentrato il racconto, capisce presto che Michele ed Elisa sono destinati a stare assieme e il dolore di perderli, di essere escluso, lo spinge a partire, a cercare di costruirsi una vita altrove.

Anni dopo, quando torna a casa, scopre che nulla è cambiato, che ama ancora entrambi e che vederli assieme fa ancora male come un tempo.

Quello che Fabio non si aspetta è che il suo amore sia in realtà ricambiato, che in tutto quel tempo Elisa e Michele abbiano sentito la sua mancanza e fantasticato di essere in tre. Elisa è da sempre consapevole di amare anche Fabio e, in modo ancora indefinito pure Michele è roso dalla gelosia nel saperlo o immaginarlo con altri, tanto che entrambi sono pronti a tutto per impedirgli di partire di nuovo.

Questa, in soldoni, la trama de I segreti delle lucciole, un romanzo delicato che affronta un tema difficile con gentilezza, con semplicità e forse non riesce a mettere in luce ogni aspetto della complicata situazione di Fabio, che dice di essere gay, ma ama anche una donna.

“Anche” è un po’ la parola chiave di questa storia: Fabio ama Michele e anche Elisa; Elisa ama Fabio e anche Michele; Michele ama Elisa e anche Fabio. Un triangolo perfetto, una geometria diversa per un rapporto che richiede coraggio ed equilibrio, tanto che all’inizio la cosa non pare funzionare. Non come dovrebbe.

Quello che manca a questo libro e che quindi può cogliere impreparato il lettore sono le etichette giuste: I segreti delle lucciole non è un romance in senso canonico ma non ha nemmeno la forza per imporsi come novella LGBT. Da un lato c’è Fabio che si dichiara gay ma poi, di fatto, si dimostra bisessuale e sembra partecipare a quella cancellazione sistematica delle persone bisessuali che la società compie quotidianamente. Dall’altra Mian perde l’occasione di parlare in maniera esplicita di poliamore, un argomento che per molti è ancora tabù e che sarebbe stato interessante affrontare con la sua prosa incantevole.

Resta comunque una buona lettura, che mi sento di consigliare.

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